Palazzo Mango prende il suo nome da una nobile famiglia siciliana.
Il capostipite della famiglia Mango è Giacomo figlio di Pietro che con Privilegio dato a Madrid il 29 gennaio 1584, ottenne per sé i suoi eredi e successori il titolo di Cavaliere e il riconoscimento dello Stemma.
Tra i suoi discendenti, Antonino Mango e Delfino sposò Rosaria Vanni e Belioti; con Privilegio del 10 giugno 1766 questi ebbe per sé e i suoi eredi il titolo di Barone di Castelluzzo, e successivamente nel 1780 ottenne il titolo di Marchese di Casalgerardo; fu Giudice del Concistoro, della Gran corte Civile e poi della Corte Criminale, ebbe la cittadinanza di Catania. Fu poi Assessore del Senato di Palermo, Rettore dell’Opera di Navarro nel 1808-9 e Consultore della Deputazione del Regno.
Questi fu il promotore dei restauri del Palazzo a fine XVIII secolo, e della sua trasformazione in stile neoclassico.
Il più illustre esponente della famiglia è il Marchese di Casalgerardo Antonino Mango e Coppola, araldista e storico, nato a Palermo il 26 gennaio 1876. La famiglia risiedette però nel palazzo nel periodo precedente alla sua nascita, fra il XVIII e la metà del XIX secolo.
Delle sue molte opere, la più nota è “Il Nobiliario di Sicilia“, in due volumi, stampato nel 1912. Vi sono elencate le famiglie nobili siciliane a lui contemporanee ed i loro stemmi; è un testo fondamentale per gli studiosi di araldica e genealogia siciliana.